ha approvato un disegno di legge per la revisione delle modalità di accesso, valutazione e reclutamento del personale ricercatore e docente universitario. Il disegno di legge è finalizzato al superamento dell’attuale sistema di Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) per l’accesso ai ruoli del personale docente universitario. Il nuovo modello prevede l’istituzione di una piattaforma informatica, gestita dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), attraverso la quale i candidati potranno autodichiarare il possesso dei requisiti minimi richiesti in termini di produttività e qualificazione scientifica per partecipare ai concorsi. La selezione dei docenti non avverrà più a livello centrale, bensì sarà demandata alle singole università. Le commissioni giudicatrici per il reclutamento dei professori ordinari, associati e dei ricercatori saranno composte da almeno quattro membri esterni all’ateneo che bandisce la procedura, selezionati tramite sorteggio tra i docenti disponibili a livello nazionale appartenenti al settore scientifico-disciplinare oggetto del bando e almeno un membro interno all’università che ha indetto la procedura. L’intervento normativo si propone di superare alcune criticità del sistema vigente, prima fra tutte la generazione di aspettative nei candidati circa l’automatico accesso ai ruoli universitari, nonostante la norma vigente precisi che l’ASN non conferisca tale diritto. Inoltre, l’attuale meccanismo ha determinato un numero eccessivo di abilitati, non assorbibili dalle università attraverso le ordinarie procedure di chiamata, con conseguenti effetti distorsivi sul sistema di reclutamento e sulla programmazione strategica degli atenei. Il nuovo impianto normativo mira anche a evitare la duplicazione delle procedure valutative: l’attuale sistema prevede infatti una prima valutazione centralizzata, nell’ambito dell’ASN, seguita da una seconda valutazione nell’ambito del concorso per la chiamata nei ruoli di professore di prima o seconda fascia.
normativa italiana
Il Senato, nella seduta di mercoledì 14 maggio 2025, con 85 voti favorevoli, 21 contrari e 28 astensioni, ha approvato definitivamente il ddl di iniziativa popolare n. 1407 sulle disposizioni per la partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese.
Il Parlamento ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 109 del 13 maggio 2025, la Legge 9 maggio 2025, n. 69, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalita' delle pubbliche amministrazioni.
Il Senato, nella seduta di mercoledì 7 maggio 2025, ha rinnovato la fiducia al Governo approvando, in via definitiva, il ddl di conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge n. 25/2025 in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 126 del 30 aprile 2025, ha annunciato lo stanziamento di nuovi fondi per la sicurezza nei luoghi di lavoro e la cultura della prevenzione.
Il Parlamento ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 98 del 29 aprile 2025, la Legge 24 aprile 2025, n. 60, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 28 febbraio 2025, n. 19, recante misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la […]
Il Parlamento ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2025, la Legge 15 aprile 2025, n. 50, con disposizioni per l'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché di proroga della delega di cui all'articolo 9, comma 15, della legge 28 aprile 2022, n. 46.
Dopo l'approvazione del Senato, avvenuta il 20 marzo 2025, è passato alla Camera dei deputati il disegno di legge delega al Governo in materia di intelligenza artificiale.
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 123 del 9 aprile 2025, ha approvato il Documento di finanza pubblica (DFP) 2025, da inviare alla Commissione europea entro il 30 aprile dopo esame del Parlamento.
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 123 del 9 aprile 2025, ha approvato un disegno di legge che introduce modifiche alla legge 9 agosto 2023, n. 111, recante delega al Governo per la riforma fiscale.